Autore: | Chiara Laurito, |
ISBN: | 978-88-6254-308-8 |
2024, pp.228, 13,5X21
Brossura con bandelle
Finalista Premio Letterario Nazionale Clara Sereni IV edizione
«Quando l'aragosta deve cambiare il suo guscio, inizia a soffrire dentro quello vecchio che le sta ormai stretto: dunque, lo stimolo per la crescita dell'aragosta è il disagio».
L’apprendistato della protagonista ha inizio in uno studio legale, dove la ragazza viene chiamata a lavorare poco prima della laurea. Ciò che avviene non ha nulla a che fare con la sua formazione: le molestie del capo, le umiliazioni di un professore, il tradimento di un’amica. Ma, come spesso accade, è lei a sentirsi inadeguata e imperfetta.
La storia esplora, scompone e ricompone un nodo intimo e complesso con la schiettezza narrativa di una scrittura lucida e consapevole e il giusto distacco emotivo. La sessualità, i pregiudizi, il disagio, la decostruzione di immaginari e stereotipi che, ancora oggi, interessano l’esistenza precaria di molti giovani, in particolare donne, diventano perno e stimolo di riflessione per la protagonista nel suo cammino verso l’autodeterminazione. Ma se è vero che crescere è costruire una nuova identità, al pari di un carapace più grande, ascoltare e comprendere il proprio dolore diventa una parte essenziale del processo, perché anche noi, a volte, funzioniamo come le aragoste.
La storia esplora, scompone e ricompone un nodo intimo e complesso, come quello delle molestie sul luogo di lavoro, con la schiettezza narrativa di una scrittura lucida e consapevole e il giusto distacco emotivo. La sessualità, i pregiudizi, il disagio, la decostruzione di immaginari e stereotipi che, ancora oggi, interessano l’esistenza precaria di molti giovani, in particolare donne, diventano perno e stimolo di riflessione per la protagonista nel suo cammino verso l’autodeterminazione. Ma se è vero che crescere è costruire una nuova identità, al pari di un carapace più grande, ascoltare e comprendere il proprio dolore diventa una parte essenziale del processo, perché anche noi, a volte, funzioniamo come le aragoste.