Il segno come sintomo è la testimonianza di come nei disturbi del comportamento alimentare, ma anche in altre forme di disagio, l’anima grida la sua vera essenza e manifesta la sua potenza nel corpo che diviene uno strumento, un foglio su cui scrivere la verità del proprio essere. Occorre, quindi, partire proprio da quei segni, multiformi e con tutte le loro sfumature, prendersi cura di loro, per riuscire ad accarezzare e rialzare quell’anima ferita e dare dignità al dolore.
La malattia altro non è che una deviazione dall’autenticità del proprio essere. Allentare i nodi della propria biografia, ritrovarsi e accogliere la verità che si nasconde nel sintomo. Respirare.
In questo libro, che raccoglie e presenta i risultati di una sperimentazione portata avanti dall’autrice con un team di specialisti, i segni, verbali o grafici, “parlano” dei problemi e dei disagi di chi soffre. Nell’essenzialità del segno si riconoscono i sintomi. La scrittura e il disegno divengono così, essi stessi, un’appropriata base di cura.