Autore: | Graziano Buchetti, |
ISBN: | 978-88-6254-250-0 |
2020, pp. 248, ill.,14,8x21
Brossura
Un amore limpido ma offuscato da gelosia, pregiudizi e calunnie che troverà una meritata soddisfazione nel futuro del personaggio principale, orfano di un socialista quando esserlo era molto difficile, in una società ancora bigotta che disprezzava i diversi, gli stranieri e chi finiva in miseria. Una vita tormentata da sacrifici e ingiustizie subite che sarà poi riscattata grazie agli insegnamenti di un saggio capoccia contadino, di un pievano illuminato e dall’amicizia con un mendicante straniero, molto acculturato, di origini patrizie. Il giovane riuscirà ad affrancarsi dalla miseria senza rinnegare gli ideali del babbo, combattendo le angherie dei potenti contro i più deboli nella scala sociale come i mezzadri o le donne in balia di padroni senza scrupolo. Lo specchio di una civiltà contadina nella Valdichiana dei primi del Novecento, con i suoi riti, le feste di paese con i ruzzi, la caccia alle rane o l’uccellagione con il “diluvio” per mangiare la carne e, infine, le donne sposate rapendole di notte con una condivisa fuitina.
Tra memoria popolare e leggenda si snoda l'intreccio romanzesco di questa storia ambientata in Toscana (Valdichiana) alla fine del 1800, quando prime idee rivoluzionarie del “sol dell’avvenire” iniziavano a germogliare, ma non era facile dichiarare apertamente di essere socialisti, maledetti dai padroni e scomunicati dalla chiesa.