Autore: | Donato Loscalzo, |
ISBN: | 978-88-6254-179-4 |
2016, pp. 82, 12x19
Brossura con bandelle
Una silloge sui giorni dell’anno che rievocano feste di cui ormai si è perso il senso, che però ritornano con il loro carico di tradizioni a ricordare quello che siamo: relazioni interpersonali, rapporti di vicinato, religiosità diffusa che avviluppa anche gli animi dei non credenti. Esiste in ciascuno un calendario interiore che è fonte della propria speranza. Si vive in bilico tra attese e sconfitte, ma sempre pronti ad aprire uno spiraglio alla vita.
Pioggia di marzo
era marzo – ricordo – e in noi cresceva
la luce del giorno e la sua forza,
solo la forza raccontavo, imbastivo
quelle solite scuse, come a gustarle,
convinto di poterle contenere
forse davanti a te un sogno dipingevo
che avrei voluto essere e non sono,
ora che marzo è ritornato, io ti cerco
e raccontarti potrei che sono forte
che da quel vento più io non amai.
ma ad ascoltare le nuvole mi fermo
sull’orlo a cercare nella terra
il loro dissolversi limpide dall’aria,
solo un sorriso è per te che già sai
Nell’anno ritornano feste, vacanze, luoghi della memoria e della vita, ritmi del tempo, sempre carichi di attese, di là delle smentite e delle sconfitte. un atto religioso è vivere, dinamico disperdersi il suo aspettare, il suo colorare d’impazienza ogni giorno. tentiamo voli verso mete sconosciute per poi tornare a confessare i nuovi errori, confidando in una assoluzione.