Autore: | Silvia Calamandrei, |
ISBN: | 978-88-6254-125-1 |
Con la postfazione di Renata Pisu
2012, pp.104, ill., 12x19
"Uno yuan per un carrello mi viene chiesto all’aeroporto di Pechino, al mio ingresso in Cina, dove accompagno un gruppo di turisti italiani. Nessuno di noi ha uno yuan (circa 800 lire), perché dobbiamo ancora cambiare e così siamo costretti a caricarci le valigie oltre al bagaglio a mano. Questo primo impatto con la Cina, dove è in corso la seconda fase della riforma della struttura economica che riguarda soprattutto l’economia urbana, mi dà subito la sensazione del cambiamento, anche rispetto a due anni fa, quando c’ero stata con un altro gruppo di turisti italiani. Dovunque ci si arrangia come meglio si crede per raggranellare denaro, ma ciò non è solo ammesso, ma anzi è raccomandato dal governo e affidato alla libera iniziativa delle aziende e dell’individuo, in uno sforzo generale per accelerare la modernizzazione socialista del paese. Quello yuan sarà incassato dalle autorità aeroportuali e andrà in parte al singolo lavoratore sotto forma di incentivo, di cui godono tutti coloro che lavorano con serietà ed efficienza. […]"
Una vita in viaggio quella di Maria Teresa Regard, scrittrice e corrispondente italiana a Pechino per “L’Unità” negli anni Cinquanta del Novecento insieme al marito Franco Calamandrei. In quei luohi ci torna sul finire della sua vita, negli anni Ottanta, con uno sguardo diverso e meno disincantato.
La figlia Silvia Calamandrei racconta la madre attraverso i ricordi familiari, le lettere, i racconti inediti, gli articoli e i reportage pubblicati su “Paese Sera” a metà degli anni Ottanta, dalla Cina, dal Vietnam e dal Tibet. Uno sguardo sulle tradizioni e la cultura cinese e una riflessione su quella politica italiana a partire dagli anni Cinquanta del Novecento.