Autore: | Valentina Colcelli, |
ISBN: | 978-88-95448-03-9 |
2010, pp.125, brossura, 17x24
La comprensione del processo ermeneutico di analisi della realtà giuridica compiuta dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo permette di cogliere come le sue pronunce si nutrano dei principi nazionali già statuiti, dando loro un nuovo ruolo in un quadro più ampio di unificazione giuridica europea. La C.E.D.U. fa appello, nella sua attività interpretativa, alle tradizioni giuridiche degli Stati ad essa aderenti, attraverso una lettura delle norme convenzionali effettuata anche alla luce dei diritti nazionali. Nell’interpretare il contenuto delle disposizioni della C.E.D.U., la Corte di Strasburgo in ogni caso applica, in linea di massima, il principio di autonomia, secondo cui i diritti e le libertà garantiti devono essere intesi nel significato da attribuire loro nel contesto della Convenzione e non mediante semplice riferimento al diritto nazionale. Dall’analisi del percorso tracciato si giunge ad individuare l’articolazione delle situazioni giuridiche del sistema C.E.D.U. ed il suo contributo ad una qualificazione unitaria della situazioni giuridiche soggettive come tendenza del diritto europeo.