Novanta anni ci separano dalla fine della prima guerra mondiale, la più grande tragedia popolare del secolo scorso che ha toccato ogni paese, ogni quartiere, ogni parrocchia, tutte le famiglie. Tanti i monumenti e le lapidi che lo testimoniano, troppe le giovani vite strappate agli affetti familiari.
In questo libro riprendono vita con commovente semplicità le passioni, i timori, le disavventure, le piccole gioie, le lunghe attese di madri e padri, i silenzi e le grida di guerra celati ancora nella memoria popolare. A parlare sono i giovani soldati perugini attraverso gli scritti e i racconti lasciati ai genitori, le lettere inviate dal fronte, le foto ingiallite e cariche di ricordi, le divise conservate e custodite con amore di generazione in generazione, gli aneddoti di eroica vita militare, i luoghi e i ricordi di chi ha aspettato per molti anni questi giovani morti troppo presto.
Mariano, Nazareno, Pasquale, i nostri nonni, i nostri prozii riprendono vita grazie al bisogno di memoria come integrazione e arricchimento di una modernità che tende a cancellare la nostra storia comune, quell’incredibile microcosmo di vita vissuta di inizio secolo che ha segnato un’intera generazione.
In appendice un elenco alfabetico dei quasi duemila caduti nella Grande Guerra del comprensorio perugino.