Autore: | Roberto Spera, |
ISBN: | 88-87594-74-0 |
2006, pp.160, ill., 13,5x20,5
Brossura con bandelle
Le diverse espressioni della regione Abruzzo, caratterizzata da un territorio morfologicamente variegato ricco di montagne, parchi, anfiteatri naturali mitigati dal clima marino su cui si affaccia, si riflettono nel suo vitigno autoctono per eccellenza, il rosso Montepuciano di cui si parla in questo libro.
Una Doc importante, testimone di questa splendida terra, ma per certi versi sconosciuta, spesso confusa con l’omonima produzione toscana con la quale non ha niente in comune se non il nome, per uno strano gioco del destino che si perde nella leggenda.
L’amore per il vino ci deve sospingere a carpirne i segreti più nascosti, a seguirne il cammino ancora prima che l’acino da cui deriva venga pensato dal suo ceppo.
Ho suggerito di andare a passeggiare in vigna, di abbassarsi a raccogliere una zolla di terra fra le mani e lasciare che la terra sbriciolata scorra fra le dita, di annusare l’aria e valutare il vento, di riflettere sulla luce, sulla pendenza del terreno, sulla tormentata, ma a suo modo elegante, conformazione dei ceppi, sulla loro fittezza, sulla loro vetustà. Di rimanere ad ammirare quello che hanno intorno, senza fretta, con gli occhi di chi è innamorato e cerca di interiorizzare ogni dettaglio, ogni segnale.