Autore: | Valentina Costantini, |
ISBN: | 978-88-6254-287-6 |
2023, pp.202, 13,5X21
Brossura con bandelle
Vincitrice Premio Letterario Nazionale Clara Sereni III edizione
Ciampichitt è un minuscolo borgo dell’entroterra abruzzese, sotto il Gran Sasso. Lì vivono diverse famiglie, quasi tutte imparentate tra loro, tra cui quella del piccolo Capriele, un bimbo silenzioso che osserva le vite degli adulti. La Seconda Guerra Mondiale ha lambito solo marginalmente il borgo e gli abitanti che, abituati al poco della terra e alla sopravvivenza lontano dal fronte, vedono scorrere con lentezza la loro esistenza, nonostante i tedeschi che di tanto in tanto irrompono brutalmente nelle loro vite a depredare le poche riserve.
Il precario equilibrio della comunità è interrotto dall'arrivo di alcuni soldati inglesi, guidati dal sergente Jock, fuggiti da un campo di prigionia dopo l’armistizio dell’8 settembre. Divisi tra la paura delle ritorsioni e il profondo senso di umanità, gli abitanti di Ciampichitt decidono di nasconderli e provvedere al loro sostentamento, condividendo con loro il pane e il sonno. Nascono così sentimenti d'amore, di amicizia, di condivisione del dolore, di appartenenza.
Spartiamo è un romanzo schietto e sincero, una storia commovente d'amore e di sentimenti forti che resistono al tempo, ai pregiudizi e agli ostacoli in una società patriarcale ancora arretrata ma profondamente umana, filtrata attraverso una scrittura vivida che scava, senza mediazioni, nei rapporti sociali e familiari attraverso il sapiente gioco linguistico fra italiano e dialetto che l'autrice ha saputo creare.
Una storia lontana che ci parla anche dell’oggi: dei disagi, ma anche della ricchezza di relazioni che nasce dalla scelta di accogliere altri esseri umani in fuga, portatori di un’altra lingua e di un’altra cultura eppure profondamente vicini, quando si spartisce l’emozione di guardarsi negli occhi. (Chiara Ingrao)
Spartiamo è un romanzo schietto e sincero, una storia commovente d'amore e di sentimenti forti che resistono al tempo, ai pregiudizi e agli ostacoli in una società patriarcale ancora arretrata ma profondamente umana, filtrata attraverso una scrittura vivida che scava, senza mediazioni, nei rapporti sociali e familiari attraverso il sapiente gioco linguistico fra italiano e dialetto che l'autrice ha saputo creare.