Le origini del Bartoccio, maschera perugina, sono popolari e risalgono al secolo XVI. La ricerca, condotta da Renzo Zuccherini, in questo libro ne ripercorre la storia fin da quando, per la prima volta, compare il Bartoccio "villano", in una raccolta di favole rusticane di Francesco Fonsi stampate a Siena l'8 gennaio 1521.
Questa pubblicazione segna un punto fermo nella ricerca che la Società del Bartoccio ha avviato, fin dal suo sorgere, sul personaggio e più in generale sulle tradizioni carnevalesche perugine.
Un fortunato ritrovamento all’Archivio di Stato di Perugia ha portato alla riscoperta e alla pubblicazione di un manoscritto seicentesco contenente le Bartocciate scritte da Francesco Stangolini: un quaderno di quaranta pagine contenente oltre settecento versi, scritti nel dialetto perugino rustico del Seicento.
Quello che tenete in mano è il biglietto per un viaggio magico, realizzato grazie a un potente incantesimo di gruppo. Durante il tragitto visiteremo luoghi meravigliosi e, tutti insieme, tappa dopo tappa, arriveremo a destinazione pieni di emozioni, più ricchi di esperienza e pronti a ripartire per un nuovo viaggio.
Il diritto d’autore di questo libro verrà interamente devoluto all’associazione “Le Ali per Luna” Onlus, che realizza magie per bambini e animali.
Raccolta di Bartocciate perugine graffianti, irriverenti dispettose.
È stata la Società del Bartoccio che ha “ritrovato” e fatto rivivere anche in questo millennio l’antica maschera perugina del Bartoccio, il contadino fiero e battagliero, ironico e sarcastico che già dal XVII secolo, durante il Carnevale, dal pian del Tevere saliva in città per colpire ingiustizie e soprusi attraverso il dialetto sferzante delle sue Bartocciate.
Inseriti nella ricca offerta culturale della città di Perugia, gli eventi organizzati ne "Le giornate del Bartoccio", sebbene molto diversi tra loro, sono tutti espressione della volontà di scavare nel passato, di riscoprire le tradizioni, di approfondire temi relativi al dialetto.
Con i contributi di Renzo Zuccherini, Ombretta Ciurnelli, Anton Carlo ponti, Rita Boini, Walter Pilini, Walter Cremonte, questo Quaderno nasce dalla volontà di conservare una memoria scritta de "Le Giornate del Bartoccio" che, nel Carnevale degli ultimi anni, hanno fatto registrare a Perugia un largo e qualificato consenso e una grande partecipazione di pubblico.
È stata la Società del Bartoccio che ha “ritrovato” e fatto rivivere anche in questo millennio l’antica maschera perugina del Bartoccio, il contadino fiero e battagliero, ironico e sarcastico che già dal XVII secolo, durante il Carnevale, dal pian del Tevere saliva in città per colpire ingiustizie e soprusi attraverso il dialetto sferzante delle sue Bartocciate.
Inseriti nella ricca offerta culturale della città di Perugia, gli eventi organizzati ne "Le giornate del Bartoccio", sebbene molto diversi tra loro, sono tutti espressione della volontà di scavare nel passato, di riscoprire le tradizioni, di approfondire temi relativi al dialetto, legando attorno a una maschera “ritrovata” ricerche storiche e antropologiche, linguistiche e artistiche, lontano da tentazioni folcloriche e da gratuite spettacolarizzazioni.
Questo libro è una lunga passeggiata che si snoda tra il 1950 e il 1980 attraverso le vicende e le storie di una famiglia. A far da cornice gli eventi della cronaca giornaliera e quelli di una società in continua evoluzione, con cambiamenti epocali che hanno portato l’Italia da operoso paese contadino a civiltà industriale e consumistica. Il racconto, scritto con garbo e intensità, ripercorre vicende personali dell’autrice e la trasformazione di un quartiere di Perugia, le Case Bruciate, un tempo periferica e amena zona coltivata ad ulivi e oggi inglobata nel tessuto cittadino. Sullo sfondo l’impegno politico e sociale dell’autrice che la porta a compiere scelte difficili e sofferte.
È l’eterna ed umana commedia che l’arte della cucina rappresenta con tutti i suoi componenti: gli ingredienti, i sapori, gli odori e le cotture. Un omaggio senza equivoci alla tradizione culinaria che diventa letteratura. Il gioco di rimandi tra le due autrici (Loretta Cellini e Annunziata Romani) segna il percorso ironico d’un viaggio che apre al lettore alcuni raffi nati paesaggi dell’immaginario e del reale. Sfi lano in passerella, come personaggi umani, con la grazia e la consapevolezza del proprio ruolo, ingredienti del mondo vegetale e del mondo animale: il Cardo, la Cipolla, il Pomodoro, la Mozzarella, il Fagiolo, il Croissant, il Cappelletto, il Cacao, la Pizza e molti altri ancora: attori tutti protagonisti, anche nella molteplicità delle mescolanze. L’intreccio tra poesia e prosa rispecchia i legami e le interazioni di questa originale compagnia di teatranti. Essi, da artisti singolari ed esperti, catturano il coinvolgimento del lettore- spettatore su ricette di cucina che diventano veri e propri quadri di vita vissuta; contemporaneamente lo solleticano a proseguire egli stesso nel gioco affascinante delle visioni fantastiche.
Il desiderio dell’autore di ringraziare ad uno ad uno gli ultimi partigiani della Val di Chiana e della Val d'Orcia per quanto hanno fatto per ristabilire la democrazia e liberare la popolazione dai tedeschi.
Il libro “Grazie” vuole essere un'occasione di riflessione su una delle più drammatiche vicende belliche che l'Italia e il nostro territorio abbiano mai vissuto.
La lettura estiva di un romanzo sulla Resistenza, il desiderio di conoscere la vita degli ultimi partigiani della Val di Chiana e della Val d’Orcia, la scoperta della Resistenza di matrice cattolica poliziana, la battaglia di Monticchiello... Da tutto ciò nasce il libro “L'ultimo partigiano”, che vuole essere un'occasione di riflessione su una delle più drammatiche vicende belliche che l'Italia e il nostro territorio abbiano mai vissuto.
In questo romanzo prendono vita, con commovente semplicità, le passioni, i timori, le disavventure, le piccole gioie, le lunghe attese e le vicende legate al protagonista, un giovane che ci racconta i tragici fatti della Prima Guerra Mondiale e le sue speranze di
reduce.
Queste storie d’amore e di eroismo appartengono alla memoria popolare e si svolgono in Toscana, tra la Valdichiana e le colline fiorentine.
l fumetto come lente, o meglio ancora, come caleidoscopio per leggere la società: questa l'idea alla base dei fumetti storici, un modo, non meno dotto di quello ufficiale, di leggere le vicende e i personaggi che hanno fatto la storia di un territorio.
Storie&strisce, la nuova collana di fumetti di ali&no editrice diretta da Marco Vergoni, punta la sua lente sulla storia locale e si apre con il Bartoccio, antica maschera perugina della Piana del Tevere: rozzo, arguto, buontempone e saggio che parla solo il suo inconfondibile dialetto. Ma il Bartoccio è più che altro un simbolo nella memoria popolare, forse lo spirito del Carnevale che dà voce ai poveracci e ai loro desideri in un tempo dove tutto è finzione. Sì perché le sue “bartocciate”, molto simili alle “pasquinate” romane, erano veri e propri atti di denuncia, scagliati come saette, in un gustoso e colorito dialetto, contro il potere, la chiesa, l’istituzione e chiunque calpestasse i diritti dei più deboli. Una sorta di garrulo e scanzonato mondo “di sotto” che irrompe e prende la sua rivincita sul mondo “di sopra”.
Il fumetto racconta, in chiave ironica e dissacratoria, la vita e le imprese di Fra’ Giovanni da Pian di Carpine, francescano di Magione (PG), che poco dopo l’anno Mille (e 27 anni prima di Marco Polo) compì un viaggio straordinario lungo oltre diecimila chilometri fino a raggiungere la corte del Gran Khan dei Mongoli.
La ricostruzione del viaggio del frate è supportata da una cartina esplicativa e da note storiche.
Catalogo della mostra di figurine allestita durante la manifestazione di Eurochocolate 2001. Rarità fotografiche, figurine d’epoca (dal Feroce saladino ai Quattro moschettieri), etichette e manifesti pubblicitari del primo Novecento provenienti da tutta Europa e dedicati al cioccolato.
Edizione a tiratura limitata realizzata in collaborazione con Museo della figurina di Modena, Comune di Modena, Eurochocolate, Cioccolata & C.