Un percorso dedicato al cibo nella storia. In collaborazione con Accademia Italiana Gastronomia Storica.
Un singolare percorso di “archeologia gastronomica” basato sulle poche indicazioni contenute nei reperti e nei testi classici. Molto è però concesso alla ricerca e alla creatività degli autori del libro che ci invitano a sederci a tavola con gli Etruschi e utilizzare le stesse materie prime, erbe, aromi, carni e cereali in una fantasia di preparazioni, dagli antipasti ai dolci, che è poi una riscoperta della cucina arcaica del centro Italia. Non vi sorprenda l’impiego di salse come il garum - per Varrone una specie di salamoia di pesce in agrodolce - in combinazioni audaci con primi, zuppe, pesce e cacciagione o la riscoperta di piatti antichissimi, come la Sbroscia e il Tegamaccio, la Tracta e le Ofellae, il Sanguinaccio e il Brustico: una danza di sapori e colori alle origini della tradizione gastronomica dell’Etruria di ieri e di oggi.
L’itinerario gastronomico proposto in questo volume appartiene alla tradizione, alla fantasia e all’esperienza di monaci, cuochi, medici e speziali vissuti nel Medioevo e di cui è rimasta traccia scritta o solo orale. Accanto ai piatti più diffusi del tempo, dei quali vengono qui riportati integralmente i preziosi consigli di cottura e la preparazione più adatta suggerita dalle fonti, si possono leggere aneddoti, leggende e pagine di letteratura che li hanno evocati. Lo stile essenziale, la semplicità delle ricette e, in certi casi, il voluto rispetto dei parametri del tempo (ingredienti, unità di misura, varietà animali e vegetali etc.) rendono questo Tacuinum un utile strumento per rivisitare con creatività la cucina medievale.