Racconti, guide e memorie di viaggiatori ispirati dalla curiosità e dallo sguardo vagabondo, quello del ‘flaneur’, attento ai segni, ai suoni, ai sapori e ai colori del luogo, urbano o naturale, che ha scelto di visitare. Con consapevolezza. Con intelligenza. Ma prima di tutto con passione.
Passaggio a Sud è un cammino in 30 tappe e 600 chilometri lungo le montagne in mezzo al Mediterraneo, tra la gente e nella storia, nei borghi e nella natura, alla ricerca di un anello di congiunzione tra le molteplici realtà del nostro paese, che possa unirlo da Nord a Sud.
Kassejjò e dintorni raccoglie storie, evoca emozioni, racconta persone e luoghi: è un divertissement di azioni e parole ispirato ai viaggi e ai trekking organizzati dall’autore nel corso degli ultimi anni in Italia e nel mondo. Un po’ per gioco, un po’ sul serio la Louisona Travel Kassejjò ha iniziato il suo cammino raccogliendo intorno a sé sempre più persone desiderose di visitare luoghi e condividere passi, letture, pensieri.
Un viaggio in moto dall’Italia al Marocco, più di duemilaquattrocento chilometri oltre le Colonne d’Ercole per conoscere l’antica terra dei Berberi. Da Tangeri a Chefchaouen (la città azzurra), da Marrakech ai monti dell’Atlante fino alle cascate del Ouzoud.
Questa pubblicazione, con linguaggio semplice e curato, fornisce uno snello strumento per conoscere la storia e l’arte della Catania barocca dichiarata nel 2002 Patrimonio dell'Unesco. Il suo autore, Antonino Scifo, è profondo conoscitore della storia e delle tradizioni che lo legano alla sua città natale.
Una guida ai luoghi e ai monumenti del centro storico di Catania legati alla devozione di Sant'Agata. Tredici itinerari per scoprire la città e la storia della sua Santa più famosa con immagini a colori e una ricca documentazione delle fonti storico artistiche.
Un percorso che si perde tra le vie della città vecchia. È qui, nel perimetro interno delle celebrate Mura, che pulsa la storia di questo splendido angolo della Toscana. E proprio da qui parte il racconto che guiderà chi voglia conoscere la città camminando in sei itinerari, seguendo l’antica suddivisione dei terzieri (Le Mura, Terziere di San Paolino, prima e seconda tappa, Terziere San Salvatore, prima e seconda tappa, Terziere di San Martino) per poi tornare da dove si è partiti. Incontreremo monumenti famosi, torre Guinigi, Piazza dell’Anfiteatro, il Duomo, approfondiremo storie e leggende, i lasciti di santi e musicisti (nel centenario della morte di Giacomo Puccini, ricordando l’importante opera di Luigi Boccherini), attraverseremo porte, baluardi e vicoli soffermandoci su preziosi particolari visibili solo da occhi attenti e “fuori guida”.
Nei cinque itinerari, che si spingono talora oltre la cerchia antica, sono raccontate identità cittadine legate alla pietra, all’acqua e al tessuto, tre filoni che caratterizzano Prato, a partire da fonti storiche e letterarie, con un occhio attento alle tradizioni ma anche ai segni della contemporaneità.
Se tutto l’arco ligure vive a contatto con il mare, quasi appoggiandosi sull’acqua, il Ponente, dalla periferia di Genova al confine con la Francia, per conformazione, storia e tradizioni, rivela ancor più lo speciale connubio tra terra e mare.
Catania e il barocco siciliano, Catania e la sua Santa protettrice Agata. Catania città di mare e di cenere che guarda a Oriente, con il grande vulcano che si specchia nel Mediterraneo e da secoli scandisce la vita di questa terra dove sono nati, tra gli altri, Giovanni Verga e Vincenzo Bellini.
Questo libro propone un fare turismo più libero e lento di quello ufficiale, attento anche ai monumenti meno conosciuti, o atipici, e alle storie della gente che, in tutti questi secoli, ha fatto il territorio dei comuni del Trasimeno e della Valdichiana orientale.
Ad Arezzo «parlano anche i sassi». Così, secondo storico Attilio Brilli, amava ripetere un certo Filippo Palmi, guida turistica dell’Ottocento. E non aveva tutti i torti. Per rendersene conto basta percorrere le stecche del ventaglio di pietra – è questa la forma del centro storico - ovvero le vie che si arrampicano sul colle convergendo verso il duomo, e lasciarsi sorprendere dagli innumerevoli segnali che ventisei secoli di un’ininterrotta vicenda urbana hanno sparso in questa terra per ogni dove. Quattro itinerari a piedi per conoscere personaggi, storie popolari e storie ufficiali, tracce di un passato che ancora si può leggere nei muri e nei palazzi di un centro storico antico e suggestivo circoscritto dalla cerchia di mura medicee. Un viaggio nelle trame e nelle vite di artisti e letterati, signori e popolani, nei locali storici e nelle dimore private, un percorso di trekking urbano che può donare una ricchezza di suggestioni tale da restare nell’animo ben oltre l’inevitabile impatto che Arezzo è solita offrire ai turisti mordi-e-fuggi, abbagliati dall’armonica irregolarità di piazza Grande e dal fascino dei suoi monumenti. A patto che lo si sappia affrontare con la giusta disposizione d’animo e lo si assapori con una camminata lenta e curiosa, quella dei fuori guida.
Un viaggio a piedi, ricco ed emozionante, in cerca di particolari nascosti, personaggi, memorie popolari lungo i fiumi che attraversano e accompagnano la vita, passata e presente, dei principali centri della Marca Trevigiana. Storia, riti, antiche feste, arte sacra, tradizioni gastronomiche e paesaggi dagli splendidi colori da Treviso a Castefranco, da Conegliano a Oderzo, toccando gioielli architettonici come le ville palladiane o piccoli borghi fortificati dal cuore antico di una delle zone più suggestive d’Italia.
“Le tre valli umbre” è il nome con il quale è stata chiamata la galleria stradale che collega la vasta piana tra Spoleto e Foligno con la stretta e frequentatissima Valnerina all’altezza di S. Anatolia di Narco. La galleria unisce oggi, in un batter d’occhio, la vivace ma a volte cupa bellezza della Valnerina umbra con la suggestiva e meno conosciuta antica via della Spina che attraversa la valle di Cammoro e del Menotre per raggiungere - e in tempi assai lontani era la via prescelta - l’altopiano di Colfiorito.
Sedici itinerari di trekking “fuori guida” da percorrere e vivere con rispetto e spaesamento in cerca di natura, tradizione e memorie fino al confine con le Marche, attraversando strette valli e strade di crinale dagli scorci mozzafiato.
Lasciamoci condurre dai nostri sensi e andiamo a scoprire una Valle d'Aosta che nasconde piccoli e grandi segreti.
È possibile finire con il naso a terra in cerca del profumo della vaniglia, così come ascoltare i richiami dei selvatici quale il fischio tagliente della marmotta.
Finire in un luogo fra i più conosciuti nelle Alpi, come Cervinia e scoprire che il Cervino ha una cicatrice sulla sua testa: ferita che indica la sua nascita avvenuta al di là del Mediterraneo.
Gustare la carne candida di una trota indigena, che mai ha subito incroci da almeno un secolo e mezzo, toccare l'antico mondo dei mulini attraverso macine scavate in una miniera.
Senza fatica si sprofonderà nel mistero, il sesto senso, nelle antiche radici di Aosta, tremila anni prima di Cristo. Storia che s'incrocia con il mito di Ercole e degli Argonauti.
Seconda edizione, aggiornata e ampliata, del primo titolo in collana, questa guida propone un turismo un po’ più libero e lento di quello ufficiale, attento ai monumenti meno conosciuti (quelli importanti li tocchiamo solo in cerca di curiosità) e alle storie della gente che ha fatto la città in tutti questi secoli.
Cinque itinerari di trekking urbano da scarpinare con occhio e cuore attenti, tentando (soprattutto chi la abita) di “riappropriarsi” della città o di avere con essa (se turista) un rapporto più attivo e partecipe della solita visita mordi-e-fuggi.
“Ho pensato di camminare su questa stella (l’antica forma di Perugia) in cerca dei segni minori lasciati dal tempo sulla pelle della città. Ne ho tratto un campionario di facce e faccende, antichi negozi e scritte sui muri, fabbriche, matti e bordelli, storie, leggende e amenità varie.“