«Quali potrebbero essere gli elementi oggettivi che permettono di codificare il gusto?». Da questa semplice domanda è iniziato il lavoro oggetto di questo libro. Un’equazione (dal latino aequatio) è una uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili. Risolvere un’equazione significa individuare l’insieme di tutte le sue soluzioni. Da queste premesse ecco i termini per una nuovissima indagine legata al mondo del food che gli autori, giornalisti, scrittori ed esperti in gastronomia storica, hanno codificato in “Equazione del gusto”.
Tutta la ricchezza delle tavole e dei convivi del Seicento è racchiusa in questo libro che ripercorre storia, tradizione e codice comportamentale della corte barocca, con le sue principali figure di riferimento (scalchi, trincianti, maestri di casa, coppieri, bottiglieri ecc.), gli arredi e le credenze, i trionfi e le preparazioni ricorrenti per la cui realizzazione, nella seconda parte, viene fornito un ampio ricettario rivisitato secondo gusti moderni.
Gli aggettivi grandioso, mirabolante o meraviglioso, applicati ad architettura, pittura e musica prendevano vita anche sulla tavola barocca. Era nel banchetto, inteso come teatro per la messa in scena d’espressioni effimere, che predominavano forme e colori stupefacenti.
L’occuparsi e lo scrivere di cucina barocca investe una dimensione culturale legata a formidabili dinamiche sociali e spettacolari, dove si instaura il legame tra la mensa e la cultura, tra il cibo e la politica.
È in questo senso che si deve interpretare l’opera di alcuni gastronomi e cuochi come Stefani a Mantova, Cristoforo Messisbugo e Rossetti a Ferrara, Tanara a Bologna, Cervio e Scappi a Roma, Latini a Napoli, per i quali il banchetto non era più solo affar di cucina, ma anche organizzazione di una festa complessa, il cui fine era il raggiungimento di un piacere estetico percepito non solo con il palato, ma anche con la vista, l’udito e lo spirito.
Tutta la ricchezza delle tavole e dei convivi del Seicento è racchiusa in questo libro che ripercorre storia, tradizione e codice comportamentale della corte barocca, con le sue principali figure di riferimento (scalchi, trincianti, maestri di casa, coppieri, bottiglieri ecc.), gli arredi e le credenze, i trionfi e le preparazioni ricorrenti per la cui realizzazione, nella seconda parte, viene fornito un ampio ricettario rivisitato secondo gusti moderni.